Speak White/Parla Bianco by/da Michèle Lalonde

Translated and performed by Daunia Del Ben

Tradotto ed interpretato da Daunia Del Ben

Speak White!

E’ cosi bello sentirvi parlare del Paradiso Perduto

O del tratto grazioso ed anonimo che vibra nei sonetti di Shakespeare

Noi siamo un popolo incolto e bigotto Ma non siamo sordi di fronte al genio di una lingua

Parlate con l’accento di Milton, Byron e Shelly e Keats

Speak White!

E perdonateci di non aver potuto rispondere Che con I canti rochi dei nostril antenati

E il dolore di Nelligan

Speak White!

Parlateci di cose o di altri Parlatici della Magna Carta

O del monument a Linconln Del fascino grigio del Tamigi

O dell’acqua rosa del Potomac Parlateci delle vostre tradizioni

Noi siamo un popolo poco brillante Ma in grado di apprezzare

Tutta l’importanza dei tramezzini O del Boston Tea Party

Ma quando voi realmente Speak white Quando scendete in basso fino ai chiodi d’ottone

Per parlare del grazioso vivere E parlare degli standard di vita

E della Grande Societa’ Un po’ piu’ forte allora speake white

Fregatevene della voce dei capi Noi siamo un popolo di orecchie

Viviamo troppo vicino alle machine E non sentiamo che il nostro soffio sopra questi oggetti

Speak White and Loud!

Tell us that God is a great big shot And that we are paid to trust him

Speak White!

Parlateci di produzione, profitto e percentuali

Speak White!

E’ una lingua ricca Per comprare Ma per vendersi Ma per vendersi a Perdita d’animo

Ma per vendersi

Ah Speak White!

Big deal Ma per dirvi

dell’eternita’ di un giorno di tomba per raccontare

una via di un popolo apri-porta ma per rincasare la sera

all’ora in cui il sole se ne va a morire sotto le strade ma per dirvi si che il sole tramonta si

ogni giorno della nostra vista all’est del Vostro impero

niente batte una lingua che giura il nostro linguaggio non e’troppo pulita

macchiata dal fango e dall’olio

Speak White!

Siate a Vostro agio nelle vostre parole Noi siamo un popolo di rancorosi

Ma non incolpiamo nessuno Di avere il monopolio Della correzione della lingua

Nella lingua dolce di Shakespeare Con l’accento di Lognfellow

Parlate un francese puro e atrocemente bianco Come in Viet-Nam, in Congo

Parlate un tedesco impeccabile Una stella gialla in mezzo ai denti

Parlate russo, parlate per riportare all’ordine, parlate repression

Speak White!

E’ una lingua universale Noi non siamo nati per comprenderla

Con le sue parole a lacrimogeniCon le sue parole a manganelli

Speak White!

Tell us about freedom and democracy Sappiamo che la liberta’ e’ una parola scura

Come la miseria e’ negra

O come il sangue si mescola alla polvere nelle vie d’Algeri o di Little Rock

Speak White!

Da Westminster a Washington, fidatevi! Speak White come a Wall Street

White come a Watts Siate civilizzati E capite il nostro parlare di circostanza

Quando ci domandate gentilmente How do you do?

E noi sentiamo voi rispondere We’ re doing all right We’re doing fine We’re not alone

Sappiamo che non siamo soli.

Published by Josh Clendenin

American theatre artist and educator, Josh Clendenin impulsively plays with languages. The hunt for linguistic color in the primarily monolingual landscape of his home state of Utah inspired him to learn French, Irish and investigate other languages. His passion for French and theatre lead him to earn a BA in both and teach them as well. The exploration of the somatic expression of languages was inspired by his yoga practice and was developed further for his MFA thesis in Theatre Practice at the University of Alberta. Josh continues to perform multilingually in many forms from his current Edmonton base.

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